Iniziativa - Donna celtica fan

Una nuova iniziativa tutta per voi, il cui tema θ "la donna celtica". Se il mondo celtico vi appassiona, allora siete nel posto giusto! Prima perς, vorrei fare una breve presentazione della visione della donna celta.
Lontana dall'essere confinata come le sue contemporanee romane nel gineceo o ridotta in schiavitω come in certe civiltΰ poligame, la donna celta godeva di ampie libertΰ e i suoi ambiti erano considerati tanto privati che neanche i curiosi storici greci ebbero la possibilitΰ di esservi ammessi.

Ma da Diodoro Siculo sappiamo, per esempio, che esse erano tanto coraggiose e altezzose quanto gli uomini, e Ammiano Marcellino rende ancora meglio questa idea di nobiltΰ e forza affermando che intere schiere di guerrieri non avrebbero potuto tener testa ad un solo gallo che avesse chiamato in suo aiuto la moglie!

Che le donne celtiche fossero anche temibili regine e guerriere ce lo conferma anche lo storico romano Dione Cassio con la descrizione della celebre Boadicea, che guidς i britanni in una coraggiosa rivolta contro i romani: "Boudicca era alta di statura, con uno sguardo che incuteva paura, una voce roca e una massa di capelli rosso brillante che le scendeva fino alle ginocchia. Portava una collana d'oro dagli anelli intarsiati, una veste variegata e, sopra questa, un manto chiuso da una fibbia. Stringeva nella mano una lunga lancia, che incuteva timore a quanti la osservavano".

Boadicea diede filo da torcere agli invasori conquistando diverse oppida romane come Colchester, sede del governatorato, distruggendo Londinum (Londra), occupando Verulasimium (St. Albans nell'Hertshire) e quando le cose girarono al peggio si diede la morte per veleno, negandosi al nemico per entrare nella leggenda.

La donna celta aveva proprietΰ e domini, che manteneva anche in caso di divorzio (la societΰ celtica di 25 secoli fa giΰ contemplava questa istituzione) e che all'interno del matrimonio le potevano anche permettere di essere l'elemento dominante della coppia. E' interessante notare che per quanto riguarda il costume del matrimonio, presso i celti non esisteva l'equivalente della "conferreatio" romana e non vi erano esigenze riguardo la purezza, o verginitΰ, della sposa od altre qualitΰ particolari.

La posizione della donna celta, che a tutti gli effetti era uguale a quella degli uomini, la poneva perς anche nell'obbligo di servire come guerriero, ed a quanto riferitoci dagli autori latini e greci che ne parlarono, queste temibilissime guerriere ispirarono o perlomeno rafforzarono il mito greco delle Amazzoni, senza dimenticare che altre donne guerriero, le celebri Valkirie, erano giΰ presenti da molto tempo anche nella mitologia nordica.

Le guerriere celte continuarono per lungo tempo a combattere anche dopo la conquista romana e a dispetto del cristianesimo. In Irlanda per esempio le donne proprietarie di beni fondiari erano obbligate per legge al servizio di leva e tale costume resistette fino alla sua abolizione con l'editto di Tara nel VII secolo.

Insomma, una figura quella della donna celta che se immaginata come vuole la tradizione, libera, sicura di sι, bellissima e armata di lancia o della grande spada celtica, forse oggi potrebbe incutere qualche fondato timore agli uomini moderni, abituati da molti secoli ormai a una donna sottovalutata e subordinata dalle convenzioni e dalla religioni a ruoli sociali di secondo piano.

Ho voluto postate questo estratto per farvi capire quanto le donne descritte fossero diverse da noi!
Fonte: X

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